Nelle tavole dei ristoranti a Roma, in particolare, nel Ghetto Ebraico non può assolutamente mancare il protagonista indiscusso di alcune ricette della cucina ebraica romana: il carciofo.
Ma entriamo nel dettaglio. Nella nostra osteria prepariamo le due versioni più tipiche seguendo attentamente le ricette di Nonna Letizia.
Carciofi alla romana e alla giudia, vi raccontiamo le principali differenze.
Il carciofo alla giudia
Il carciofo alla giudia è un piatto tradizionale della cucina giudaico romanesca, questa ricetta ha origine molto antica. Infatti, viene citata anche in ricettari e memorie del XVI secolo.
La preparazione del carciofo alla giudia ha una preparazione che chiede un’accurata pulizia del carciofo e una doppia frittura in olio bollente.
Il risultato è un carciofo eccezionalmente croccante e dorato, mentre l’interno rimane tenero e gustoso.
Il carciofo alla giudia è stato dichiarato patrimonio culturale della città di Roma nel 2015.
Il carciofo alla romana
Il carciofo alla romana rappresenta uno dei metodi di cottura più usati a Roma, tanto da originarne il nome.
La preparazione del carciofo alla romana richiede una cottura al tegame.
I carciofi vengono puliti lasciando solo il cuore, che viene condito con olio e lasciato cuocere a fuoco basso e lentamente.
Una volta cotti, i carciofi vengono serviti con il loro sugo di cottura, che conferisce un sapore intenso e speziato ed una morbidezza unica.
Le principali differenze tra carciofo alla giudia e carciofo alla romana
Le principali differenze tra carciofo alla giudia e carciofo alla romana risiede principalmente nella cottura: il carciofo alla giudia è fritto, mentre il carciofo alla romana è cotto al tegame.
In ogni caso, sia il carciofo alla giudia che il carciofo alla romana sono piatti tipici della tradizione ebraica romana e non possono mancare nelle tavole di Casalino Osteria Kosher nel cuore del Ghetto di Roma.
Se avete voglia di provare le migliori ricette della cucina ebraica romana, vi aspettiamo in Via del Portico D’ottavia 1e.
