Il Ghetto ebraico, gioiello incastonato nel cuore della Città Eterna

Il Ghetto ebraico: la storia.

Tra le anime più antiche e autentiche di Roma c’è il Ghetto ebraico. Un viaggio nel tempo alla scoperta della cultura ebraica e romanesca, tra prelibatezza culinarie e storia.

Considerato tra i più antichi al mondo, il Ghetto ebraico di Roma sorge nel cuore della Capitale, tra l’Isola Tiberina e Largo Argentina. Nonostante la sua posizione centrale ha saputo conservare nel tempo la sua impronta autentica, divenendo oggi epicentro culturale, religioso e gastronomico. Le prime testimonianze risalgono al 1555 quando Papa Paolo IV ordinò agli ebrei romani di risiedere all’interno delle mura del Ghetto e di essere riconosciuti con un segno distintivo, quello di appartenenza alla comunità ebraica, privandoli dei loro diritti. Nel corso degli anni il Ghetto ebraico di Roma ha conosciuto diverse legislazioni e cambiamenti: il 1849 è l’anno in cui viene proclamata la Repubblica e il Ghetto ebraico liberato. Di lì a poco nascono via del Tempio, via Catalana e via del Portico d’Ottavia; la piccola comunità si popola e subisce una vera e propria ristrutturazione urbana. Il 16 ottobre 1943 segna uno dei momenti più drammatici della storia del Ghetto ebraico quando le truppe naziste catturarono più di mille ebrei dalle loro case. Due giorni dopo, i prigionieri furono deportati ad Auschwitz. Solo 16 persone sopravvissero allo sterminio del ghetto.

Il Ghetto ebraico di Roma: perché visitarlo

Immerso nelle bellezze architettoniche della Capitale e in un’atmosfera interculturale che non ha eguali, oggi il ghetto ebraico di Roma è senza dubbio luogo di profonda cultura e storia. Visitare il ghetto significa concedersi un’esperienza unica, all’insegna del bello e del buono. Tra i tanti motivi per cui recarsi in questo quartiere, infatti, c’è assaggiare le prelibatezze della cucina giudaico romanesca. Sì, perché cucina significa cultura, identità e radici. Attraverso la cucina si può raccontare una storia; dare espressione, attraverso i piatti, a ciò in cui si crede. Questo è quello che facciamo da Casalino Osteria Kosher. E allora, dopo una visita al Tempio Maggiore e una passeggiata tra le meraviglie del Portico di Ottavia, vi accogliamo nella nostra osteria di famiglia per farvi assaggiare le specialità di Nonna Letizia.

Il Ghetto ebraico di Roma: mangiare da Casalino Osteria Kosher

Casalino Osteria Kosher racchiude la storia della nostra famiglia ci raccontiamo, prepariamo e serviamo piatti che racchiudono il sapore genuino e l’amore di nonna Letizia per il cibo.

 Nel Ghetto ebraico a Roma, Casalino è diventato un vero e proprio punto di riferimento gastronomico dove stare bene e gustare una cucina autentica. Un ambiente caldo e informare in cui sentirsi a casa.

La nostra cucina segue i ritmi della religione ebraica, frutto di pochi semplici alimenti certificati Kosher, senza dimenticarci della tradizione romana. Dal carciofo alla giudia e il carciofo alla romana, al baccalà alla Casalino, passando per i tonnarelli cacio e pepe; prodotti ittici selezionati e materie prime di qualità. Una cucina, insomma, che accoglie più tradizioni e culture, nel rispetto del cibo e delle persone.

Ti aspettiamo nella nostra osteria di famiglia, in via del Portico d’Ottavia 1e.